Stemma Episcopale

Stemma Episcopale
Questo e lo Stemma Episcopale del ArciVescovo Mons. Silvano Maria Tomasi, missionario Scalabriniano. Lo stemma ricorda il patrono della congeregazione Scalabriniana voluto dal Beato G.B. Scalabrini, San Carlo Borremeo nel suo stemma ce questa scritta Humilitas.

giovedì 19 marzo 2009

Vaticano: “Il sistema di protezione e dei diritti umani deve essere al servizio della dignità umana”.

7 dicembre 2007

Intervento del rappresentante Vaticano all’ONU, mons. Silvano Tomasi, al consiglio Oim di Ginevra. La Santa Sede chiede un approccio completo al problema “con la necessità di dare attenzione più al migrante in quanto persona che al suo ruolo economico”.


Davanti a stime che parlano di 200 milioni di persone che vivono e lavorano in Paesi diversi da quello di nascita, è urgente un approccio completo e collaborativo al tema delle migrazioni che coinvolga Stati, istituzioni intergovernative, società civile, comunità di fede e ong come anche rappresentanti delle associazioni dei migranti. È in sintesi quanto ha ribadito mons. Silvano Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Ufficio delle Nazioni Unite, nella sessione del consiglio dell’Oim (Organizzazione internazionale delle migrazioni), svoltosi il 29 novembre a Ginevra. Nel suo discorso, reso noto ieri dalla Sala Stampa della Santa Sede, mons. Tomasi ha posto l’attenzione su due dimensioni “non adeguatamente affrontate” circa le migrazioni: “l’aumento delle vittime delle migrazioni e la priorità della persona sull’economia”. Secondo l’Osservatore della Santa Sede, infatti, “l’intero sistema di protezione e dei diritti umani è relegato a un ruolo secondario invece di essere al servizio della dignità della persona umana. Servono nuove e creative forme di protezione, prevenzione e di assistenza umanitaria”.
Un approccio completo al problema, che tenga conto di aspetti quali la decisione di emigrare, di quanti immigrati ammettere, delle modalità della loro partecipazione alla vita della società che li ospita, del ruolo del migrante nei processi economici, del loro titolo a godere di protezione e diritti - ha proseguito mons. Tomasi – sembra essere il modo migliore di procedere”. Tuttavia, il rappresentante vaticano ha ravvisato che “la tendenza politica appare chiara ed incline a rispondere alle richieste emotive della pubblica opinione per il controllo e l’integrazione”. A lungo termine “una giusta ed efficace soluzione può arrivare solo da un approccio ampio che coinvolga tutte le componenti politiche”. “Un crescente consenso” si registra intorno a questo tipo di approccio “e sulla necessità di dare più attenzione al migrante in quanto persona che al suo ruolo economico”. Da qui la richiesta della Santa Sede di “fare appello alla volontà politica per ratificare e implementare gli strumenti già sviluppati riguardanti i diritti umani”. In questo ambito, ha concluso mons. Tomasi, “un ruolo importante lo gioca l’istruzione. I migranti, consapevoli dei propri diritti, saranno più tranquilli nell’offrire i loro servizi e talenti alla comunità che li riceve, ben informati saranno più liberi nel costruire un futuro comune”.
(Sir.)

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