Stemma Episcopale
giovedì 19 marzo 2009
CRISI ECONOMICA: MONS. TOMASI (S. SEDE) ALL’ONU, UNA BASE ETICA PER L’ATTIVITÀ FINANZIARIA
Occorre intraprendere “un’azione internazionale concertata” volta a “promuovere e tutelare i diritti umani”, e porre le attività finanziarie ed economiche “su una strada etica che possa anteporre le persone” all’avidità “che può scaturire dall’attenzione al solo profitto”. È l’esortazione rivolta dall'arcivescovo Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Ufficio Onu di Ginevra, intervenuto nei giorni scorsi alla decima sessione speciale del Consiglio per i diritti umani (Hrc). Nel suo discorso diffuso oggi dalla Sala stampa vaticana, mons. Tomasi ha osservato che “la crisi finanziaria mondiale ha causato una recessione globale con conseguenze sociali drammatiche, inclusa la perdita di milioni di posti di lavoro e il grave rischio che per molti Paesi in via di sviluppo gli Obiettivi di sviluppo del millennio non si possano raggiungere”. I diritti umani di innumerevoli persone “sono compromessi, incluso quelli all'acqua, al cibo, alla salute e a un lavoro decoroso”, mentre “la perdita di speranza mette a repentaglio la pace”. Per il diplomatico vaticano, ancorché le cause della crisi siano “più profonde”, essa “è stata causata in parte dal comportamento” di alcuni “attori del sistema finanziario ed economico”, che “avrebbero dovuto essere più diligenti per quanto riguarda i sistemi di monitoraggio e di affidabilità”.
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